Gli studenti dell'istituto Federico Caffè esprimono conforto e vicinanza nei confronti delle persone offese dalle parole che gli sono state rivolte da sconosciuti durante la visione di "L'ebreo errante nell'arte dell '900" martedì 26 gennaio.
Ci discostiamo da quei messaggi carichi di odio e rabbia che con stupore abbiamo letto quel giorno, ci impegneremo ancora più di prima per far sì che eventi simili non capitino in altre occasioni.
Siamo fortemente amareggiati poiché per ogni traguardo raggiunto ci sarà sempre qualcuno pronto a ricordarci che l'antisemitismo, come tutte le altre forme di razzismo, è un nemico arduo da sconfiggere e che mentre alcuni di noi cercano di creare ponti altri hanno come unico scopo quello di distruggerli.
Martin Luther King disse "non ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti".
Anche essere indifferenti è una colpa, tutti possiamo aiutare ed è una lotta che ognuno noi dovrebbe avere a cuore. In un momento storico così difficile per la società e l'inclusione sarebbe opportuno un impegno collettivo prendendo come esempio alcuni personaggi delle generazioni passate. Molto importante è anche contrastare nel quotidiano questi fenomeni rendendo più forti gli ideali di amore, fraternità e uguaglianza. Eventi come l' olocausto dovrebbero toccarci tutti poiché parliamo di persone proprio come noi e non di comunità diverse, siamo un unico popolo e dovremmo comportarci come tale.
Infine noi studenti ci rivolgiamo ai nostri coetanei :il nostro dovere è ricordare ma un giorno sarà tramandare ciò che con impegno e sacrifici ci è stato insegnato.
I ragazzi del Federico Caffè